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Tunnel sottomarino Cina: 12 dati verificati e record reali

tunnel sottomarino Cina

Introduzione – meraviglia ingegneristica, numeri concreti

Parlare di tunnel sottomarino Cina accende subito l’immaginazione: talpe gigantesche che avanzano sotto fiumi e mari, cassoni varati come navi e collegati sul fondo, cantieri che sembrano set cinematografici. Bello, ma qui andiamo oltre l’effetto “wow”: mettiamo sul tavolo dati verificati, spiegando tecnologie, tempi e record reali. E sì, una battuta per scaldare l’atmosfera: se vuoi vedere i pesci mentre guidi, meglio l’acquario—nei tunnel seri contano calcestruzzo, acciaio e… tanta ventilazione.

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Che cos’è un underwater shield tunnel secondo gli standard

Nel linguaggio tecnico internazionale, uno underwater shield tunnel è una galleria realizzata con TBM (Tunnel Boring Machine) a pressurizzazione del fronte – spesso di tipo slurry shield – capace di scavare in terreni saturi d’acqua mantenendo stabile il fronte con un fluido pressurizzato e montando anelli in calcestruzzo (conci) subito dietro la testa di scavo. È la definizione utilizzata dall’International Tunnelling Association (ITA) e dai manuali di riferimento del settore, che chiariscono perché le pareti siano opache e fortemente resistenti, non “vetrate panoramiche”.

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Due strade per passare sotto l’acqua: TBM in pressione e tunnel immersi

Per capire le notizie, serve distinguere due famiglie tecnologiche:

  • Shield TBM (scavo dal sottosuolo): la talpa procede da un imbocco a un altro, installando conci prefabbricati; soluzione tipica sotto fiumi e in ambito urbano.
  • Tunnel immerso (cassoni prefabbricati): grandi elementi vengono varati, posati in trincea sul fondale marino e collegati; scelta ideale per attraversamenti marini di grande sezione e quote contenute.

Le metriche di “grandezza” cambiano: diametro (per TBM) contro larghezza/numero di corsie (per immersi). Questo spiega molti titoli apparentemente in contraddizione.

Caso studio 1 – Jinan, Fiume Giallo: record di diametro e avanzamento

Nel 2024, a Jinan (Shandong), è stato completato l’avanzamento della sezione subalvea della Huanggang Road Yellow River Crossing: un underwater shield tunnel con diametro interno di circa 17 m per il tratto sotto il fiume. Il cantiere ha registrato una finestra di circa 110 giorni per completare lo scavo in pressione del segmento subacqueo, grazie a una TBM fra le più grandi al mondo.

Per chiarezza: i 110 giorni si riferiscono alla fase di scavo del tratto in pressione; l’opera completa richiede progettazione, imbocchi, impianti e collaudi su arco pluriennale. È un record di produttività e diametro, non di “costruzione totale in tre mesi”.

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La Shenzhen–Zhongshan Link (aperta al traffico nel 2024) è un sistema ponte–tunnel che integra un tunnel immerso composto da elementi prefabbricati posati in trincea, collegati con giunti stagni e protetti da gusci d’acciaio e calcestruzzo. Il tratto in sotterraneo misura circa 5 km e costituisce il primo tunnel immerso a otto corsie al mondo in questo schema strutturale.

L’iter, avviato alla fine degli anni 2010, ha incluso anni di progettazione, produzione dei cassoni, varo con finestre meteo favorevoli, allineamento millimetrico e collaudi in pressione dei giunti. Le prestazioni in esercizio (velocità progetto 100 km/h) e la configurazione a otto corsie sono confermate dal comunicato ufficiale del governo cinese, fonte istituzionale che dettaglia apertura, standard di sicurezza e ruolo dell’opera nel delta del Fiume delle Perle. In questo contesto, la Shenzhen–Zhongshan Link rappresenta il riferimento per la tipologia tunnel immerso, mentre altre opere – come gli underwater shield tunnel sotto fiumi – eccellono per diametro e metodi di scavo differenti.

Fonte istituzionale: comunicato ufficiale sull’apertura e le 8 corsie del collegamento (velocità progetto 100 km/h).

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Come si misura “il più grande”: scegliere bene la metrica

Parlare di “più grande” senza specificare la metrica crea confusione tra underwater shield tunnel e tunnel immerso. Per i primi, il parametro chiave è il diametro e la sezione utile ottenuta con i conci in calcestruzzo montati dalla TBM; per i secondi contano larghezza complessiva e numero di corsie garantiti dagli elementi prefabbricati posati sul fondale. Un confronto corretto richiede di citare l’opera e la tecnologia: ad esempio Jinan Yellow River tunnel primeggia per diametro nello scavo in pressione, mentre Shenzhen–Zhongshan Link è il riferimento per la configurazione a otto corsie in tunnel immerso.

  • Diametro massimo (TBM in pressione): tipico degli underwater shield tunnel sotto corsi d’acqua, con canne in calcestruzzo a grande sezione.
  • Larghezza/numero di corsie (cassoni prefabbricati): tratto distintivo dei tunnel immersi, come la Shenzhen–Zhongshan Link a otto corsie.
  • Lunghezza complessiva del sistema di attraversamento (ponti + galleria): utile per valutare integrazione infrastrutturale, ma non comparabile con il diametro o con le corsie.

Senza la metrica – diametro TBM, corsie in tunnel immerso, o sviluppo complessivo – ogni confronto risulta fuorviante e non valorizza i progressi di opere come Jinan Yellow River tunnel e Shenzhen–Zhongshan Link.

Dalla teoria alla pratica: fasi di un tunnel sottomarino

Per comprendere davvero come nascono opere come il Jinan Yellow River tunnel o la Shenzhen–Zhongshan Link, conviene seguire il percorso completo, dalla carta al varo. Ogni fase ha obiettivi, strumenti e criticità specifiche, e determina la qualità finale di un underwater shield tunnel o di un tunnel immerso.

  1. Indagini
    Si parte da campagne geologiche e geotecniche approfondite: carotaggi, prove penetrometriche, rilievi sismici e modellazioni idrauliche del corso d’acqua o del braccio di mare interessato. L’obiettivo è definire stratigrafie, permeabilità, presenza di cavità o lenti sabbiose e carichi idrostatici. In parallelo si mappano i vincoli ambientali e archeologici, si modellano scenari di piena e si analizzano le interferenze con reti esistenti. Solo con questo quadro si dimensiona correttamente la TBM in pressione o, nel caso di tunnel immerso, la trincea e i cassoni.
  2. Progettazione
    Il tracciato viene ottimizzato in funzione di pendenze, raggi di curvatura e portanza dei terreni. Si progettano ventilazione e drenaggi, le vie di fuga e l’apparato antincendio, insieme ai sistemi di controllo SCADA e alla sensoristica. Per gli underwater shield tunnel si definiscono i conci prefabbricati, le guarnizioni idrofile e i dettagli dei giunti; per i tunnel immersi, geometrie dei cassoni, giunti stagni e modalità di varo. La progettazione è anche economica: si stimano i tempi di approvvigionamento e la logistica dei cantieri.
  3. Cantieri e consolidamenti
    Si realizzano diaframmi e paratie, si eseguono jet‑grouting e trattamenti di impermeabilizzazione locale, si scavano i pozzi d’imposta e si allestisce la logistica di cantiere (aree di prefabbricazione conci, depositi fanghi, impianti di ventilazione temporanei). In ambito urbano, la continuità del traffico impone fasi costruttive sequenziali e monitoraggi in tempo reale degli assestamenti.
  4. Realizzazione
    Entra in scena la TBM in pressione: avanzando sotto il fondale, scava e posa gli anelli di calcestruzzo, mantenendo il fronte stabile con fango bentonitico (slurry) o aria compressa. Alternativamente, per un tunnel immerso, si prefabbricano i cassoni, si varano e si posano in trincea, collegandoli con giunti stagni. In entrambi i casi la qualità dei giunti e il controllo della pressione sono decisivi per evitare infiltrazioni.
  5. Impianti e finiture
    Dopo lo scavo o la posa, si installano illuminazione LED, quadri elettrici, cavi a bassa emissione di fumi, segnaletica e barriere REI. Si completano nicchie SOS, gallerie di collegamento, sistemi di rilevazione CO/NOx e videocontrollo. La calibrazione della ventilazione determina comfort e sicurezza in esercizio.
  6. Collaudi e apertura
    Prima dell’apertura al traffico, si eseguono test funzionali e di resistenza: prove di ventilazione, banchi prova dei drenaggi, simulazioni di esodo e gestione integrata della sicurezza. Solo dopo il via libera degli enti preposti l’opera entra in esercizio.
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Sicurezza e manutenzione: ciò che non si vede, ma conta

  • Struttura
    I rivestimenti in calcestruzzo armato con guarnizioni idrofile tra i conci garantiscono tenuta all’acqua e durabilità negli underwater shield tunnel; nei tunnel immersi si utilizzano gusci d’acciaio, membrane impermeabili e giunti stagni ispezionabili. Dettagli come la qualità del calcestruzzo, la protezione catodica e il controllo delle fessurazioni fanno la differenza sul ciclo di vita.
  • Protezione al fuoco
    Si adottano rivestimenti certificati, cavi LSZH (low smoke zero halogen), compartimentazioni e sistemi di spegnimento localizzato. Le barriere REI separano corsie e vani tecnici, limitando la propagazione di calore e fumi.
  • Ventilazione
    I sistemi possono essere longitudinali (getti d’aria lungo la canna) o trasversali (canali dedicati), controllati da sensori di CO, NOx e visibilità. La regolazione dinamica riduce consumi e migliora la qualità dell’aria in esercizio.
  • Evacuazione
    Gallerie di emergenza, porte pressurizzate e nicchie attrezzate assicurano percorsi protetti. Segnaletica luminosa e comunicazioni di emergenza guidano gli utenti in caso di evento critico.
  • Ispezioni e manutenzione
    Il monitoraggio periodico usa robot, carrelli e sistemi laser per mappare infiltrazioni e degradi; i dati confluiscono nel SCADA per pianificare interventi predittivi e contenere i costi.

Impatti economici e territoriali

Le grandi opere sotto acqua ridisegnano abitudini e mercati. I benefici non sono solo tecnici: si misurano in minuti risparmiati, filiere attivate e nuove opportunità urbane.

  • Tempi di percorrenza
    Attraversamenti diretti riducono tragitti da ore a minuti, rendendo più affidabili gli spostamenti quotidiani e la distribuzione merci anche in condizioni meteo complesse.
  • Logistica
    Migliorano gli accessi portuali e gli itinerari di ultimo miglio; con nodi più prevedibili, porti e retroporti programmano meglio arrivi e partenze, con effetti positivi su costi e emissioni.
  • Sviluppo urbano
    Collegamenti rapidi creano nuove centralità entro 30 minuti: aree prima periferiche attirano residenze, servizi e imprese, con impatti misurabili su occupazione e valore fondiario.
  • Filiera industriale
    Dalla tecnologia TBM alla prefabbricazione dei conci, dagli acciai speciali alla sensoristica, i cantieri spingono innovazione e competenze che restano sul territorio anche dopo l’inaugurazione.

Domande frequenti (FAQ)

Ci sono “finestre sul mare”? No: underwater shield tunnel significa rivestimenti in calcestruzzo, non vetrate.
I 110 giorni significano l’opera finita? No: è una finestra di scavo in pressione; progetto e impianti richiedono anni.
Quale opera è “la più grande”? Dipende dalla metrica (diametro vs corsie vs lunghezza).
Queste tecnologie sono usate solo in Cina? No: TBM e immersi sono standard globali; esempi in Europa e Asia.

Conclusione – fascino sì, ma con metodo

L’ingegneria dei tunnel sottomarini in Cina ha stabilito record autentici, dalla produttività delle TBM ai tunnel immersi a otto corsie. Quando leggiamo un titolo sensazionale, chiediamoci sempre: quale metrica? quale fonte? Così scopriamo che la realtà – numeri alla mano – è ancora più affascinante della fantasia. Battuta finale? Le foto coi pesci fanno like, ma è il calcestruzzo che ti porta a casa in orario.

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